Il CNI ha comunicato con circolare n. 965 del 3/11/2022, che negli scorsi mesi sono pervenute all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma ed all’Osservatorio Bandi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri – coordinato dall’Ing. Michele Lapenna – diverse segnalazioni relative alla mancata adozione, da parte dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (IPZS), del regolamento recante la ripartizione degli incentivi per funzioni tecniche svolte da dipendenti dell’Istituto, ai sensi dell’art. 113, commi 2 e 3, del Codice dei contratti pubblici (d.lgs. 18/04/2016 n.50).
Tali segnalazioni, riportate all’Autorità Nazionale Anticorruzione da parte dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma, hanno permesso all’ANAC di esercitare i propri poteri di vigilanza relativamente all’applicazione dell’Istituto Poligrafico quale stazione appaltante degli incentivi previsti dall’art. 113, d.lgs. citato.
Come noto, l’art. 113, comma 2, Codice dei contratti pubblici, rubricato “Incentivi per funzioni tecniche”, prevede l’istituzione di un apposito fondo risorse finanziarie in misura non superiore al 2% dell’importo dei lavori, servizi e forniture, posti a base di gara, attraverso il quale poter remunerare determinate funzioni tecniche svolte dai dipendenti delle amministrazioni aggiudicatrici. Il terzo comma, poi, stabilisce che l’ottanta per cento delle risorse del fondo vengano ripartite sulla base di un apposito regolamento adottato dall’amministrazione fra i soggetti che esercitano le funzioni menzionate al comma precedente.
A conclusione del procedimento di vigilanza, l’ANAC – condividendo le eccezioni formulate da parte dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma circa la mancata adozione, da parte dell’IPZS, del Regolamento di cui all’art. 113, comma 3, d.lgs. 50/2016 – ha invitato la Stazione appaltante a porre in essere tutti gli adempimenti necessari per consentire la corretta remunerazione delle funzioni tecniche svolte dai dipendenti appartenenti ai ruoli tecnici, adottando il Regolamento de quo, invito cui ha fatto seguito l’adesione da parte di IPZS.

Si allega il provvedimento conclusivo della procedura 

Trattasi, come è evidente, di un importante risultato, che potrà servire in futuro per indirizzare ed orientare l’azione di quelle stazioni appaltanti che abbiano omesso di adempiere al disposto dell’art.113 del Codice dei contratti pubblici, spingendo le medesime ad introdurre all’interno della propria organizzazione l’apposito regolamento per la ripartizione del fondo del 2% tra le funzioni tecniche presenti in organico, che abbiano partecipato alla singola opera o lavoro.