Il CNI ha comunicato con circolare n. 948 del 20/09/2022, che nei giorni scorsi la società Deloitte, attraverso un proprio ramo societario, ha lanciato un’incredibile iniziativa che ha scatenato le giustificate proteste e l’indignazione dei professionisti impegnati nell’attività di asseverazione. La società ha previsto di inserire nella sua piattaforma “Deloitte banca e cessione del credito” un video per ogni asseverazione rilasciata. La pubblicazione del video è necessaria per farsi riconoscere la cessione del credito per Bonus edilizi e Superbonus. Il video, della durata massima di 5 minuti, deve inquadrare espressamente il volto del tecnico e l’immobile oggetto di intervento. Quest’ultimo non solo dovrà essere riconoscibile, ma è necessario inquadrare il cartellone di cantiere, il numero civico, il contesto urbanistico. Non basta. Nel video il tecnico dovrà citare espressamente gli importi e gli interventi asseverati, mostrando tutti i lavori eseguiti.

La Rete Professioni Tecniche, nell’apprendere questa discutibile iniziativa, ha già espresso la più assoluta indignazione, chiedendo – attraverso l’atto di diffida che si
allega – l’immediata revoca dell’obbligo richiesto in quanto inadeguato, illegittimo ed ingiustamente penalizzante per la dignità lavorativa dei professionisti interessati.
Questa complicazione procedurale, infatti, non trova alcun tipo di appiglio normativo. Se poi lo scopo fosse quello di scoraggiare eventuali truffe, l’effetto sarebbe del tutto nullo. Né l’iniziativa potrebbe avere un impatto in merito alla responsabilità della banca, dato che il dolo o la colpa grave della stessa non potrebbero seriamente sussistere in presenza di crediti correttamente asseverati. Inoltre, questo ulteriore appesantimento burocratico non solo viola palesemente l’art. 1341 del Codice Civile (vessatorietà), ma non ha nemmeno alcun rilievo rispetto alle vigenti disposizioni in materia di antiriciclaggio o di responsabilità dell’impresa. Infine, l’iniziativa da un lato si configura come un’evidente violazione della privacy, dall’altro rappresenta un pericoloso precedente.

La diffida è stata inviata per conoscenza – e per avviare azioni comuni – alle associazioni aderenti alla filiera delle costruzioni, alla commissione di monitoraggio del superbonus ed alle professioni del CUP ed ai Consigli Nazionali aderenti a ProfessionItaliane nonché dei dottori commercialisti e degli avvocati.

Sarà, altresì, inviato anche alle istituzioni pubbliche competenti sul tema ed ai partiti politici.

 

L’Ordine Ingegneri Padova sta seguendo con attenzione l’evoluzione e valuterà eventuali ulteriori azioni a tutela della categoria.

Testo RPT_iniziativa DELOITTE